«È un raro caso: la definizione di “bambini prodigio” non è adatta alla pianista Alexandra Dovgan, perché questo miracolo non ha nulla di infantile. Ascoltandola sentirete suonare un adulto, una personalità.
Il talento di Alexandra Dovgan è armonioso in modo raro, la sua maniera di suonare è autentica e concentrata.
Prevedo un grande futuro per lei».
Così Grigory Sokolov introduce la giovanissima pianista Alexandra Dovgan: classe 2007, la dodicenne artista unisce nel suo pianismo un'istintiva profondità e consapevolezza a una precisione e a un suono di particolare bellezza.
Nata in una famiglia di musicisti, Alexandra Dovgan ha iniziato i suoi studi di pianoforte all’età di quattro anni e mezzo e a cinque è entrata alla Scuola Centrale del Conservatorio di Mosca dove attualmente studia.
Alexandra Dovgan è già vincitrice di vari concorsi nazionali e cinque concorsi internazionali. Nel maggio del 2018, non ancora undicenne, ha vinto il Grand Prix del II° Concorso Internazionale per Giovani Pianisti "Grand Piano Competition" di Mosca.
Nello stesso anno ha inaugurato il Mariinsky International Piano Festival suonando con Denis Matsuev e Valery Gergiev.
Il programma del debutto di Alexandra Dovgan al Teatro Carlo Felice propone, accanto alla celebre Sonata "Patetica" di Beethoven, alcune trascrizioni per pianoforte di Sergej Rachmaninov, come la trascrizione dello Scherzo da Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn e del Prelude, della Gavotte e della Gigue dalla Partita n. 3 in mi maggiore di Bach.