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"Ciò che impressiona di più […] è il loro Spirito di Libertà"
Come ha scritto il London Times nella primavera del 2019, i componenti del Belcea Quartet non sono circoscritti dai confini tradizionali. I due membri fondatori che nel 1994 hanno fondato l’ensemble - la violinista rumena Corina Belcea e il violista polacco Krzysztof Chorzelski, vi trasmettono la tradizione musicale dei paesi d’origine, ampliata successivamente dai due musicisti francesi, il violinista Axel Schacher e il violoncellista Antoine Lederlin, riuscendo a fondere le diverse influenze in un linguaggio musicale omogeneo.
Le diversità, unite alla raffinatezza e intensità espressive, si riflettono nel repertorio del Belcea Quartet, che spazia dalle registrazioni delle opere complete dei quartetti d'archi di Bartók, Beethoven, Brahms e Britten alle nuove opere di compositori contemporanei come Joseph Phibbs, Krzysztof Penderecki, Thomas Larcher e Mark-Anthony Turnage. Questi lavori sono stati creati su commissione e in collaborazione con il Belcea Quartet Trust, la fondazione creata dall’ensemble con lo scopo di continuare ad ampliare la letteratura per quartetto d’archi e di supportare i giovani quartetti attraverso sessioni di coaching intensive, tramandando in questo modo anche l’esperienza acquisita dai loro mentori dell'Amadeus e Alban Berg Quartet.
Corina Belcea suona un violino Giovanni Battista Guadagnini, Axel Schacher un violino Nicolas Lupot del 1824, Krzysztof Chorzelski una viola Nicola Amati datata circa 1670, mentre Antoine Lederlin un violoncello Matteo Gofriller del 1722.