La straordinaria attività di Krystian Zimerman, definito “il pianista perfetto”, ha dato vita a un particolare rapporto con un pubblico sempre appassionato. Dovunque vada, in ogni parte del mondo, riconosce fra i suoi ammiratori visi diventati familiari, prassi abituale per ogni società concertistica che ha l’onore di ospitarlo. Enfant prodige proveniente da una famiglia legata alla musica da più generazioni, si è diplomato al Conservatorio di Katowice. Nel 1975 ha vinto il Grand Prix al Concorso Chopin di Varsavia, richiamando subito l’attenzione di Arthur Rubinstein. Ha suonato con Mehunin, Bernstein, Abbado, Boulez, Karajan e Mehta ma è anche venuto a contatto con i maestri della generazione precedente, da Arrau, a Benedetti Michelangeli e Richter. Zimerman non supera i 50 concerti annuali e avversa le competizioni musicali, rifiutando di comparirvi in veste di giurato. Il suo ampio repertorio include, fra gli altri, capolavori di Beethoven e Schubert dei quali propone in questo concerto rispettivamente la Sonata in do minore e la Sonata in si bemolle maggiore, opere spartiacque fra classicismo lineare e razionale e romanticismo libero, intimistico e creativo.