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Per disposizione ministeriale, l'accesso ai concerti è consentito a coloro in grado di presentare la certificazione verde COVID-19 "Green pass rafforzato". Tale documento accettato in forma digitale e cartacea, contiene un codice QR e un sigillo elettronico qualificato e attesta una delle seguenti condizioni:
Inoltre, è obbligatorio indossare una mascherina di tipo FFP2.
"Volodos possiede immaginazione, sentimento e una tecnica fenomenale che gli permettono di realizzare a pieno le sue idee espressive al pianoforte.
Il virtuosismo sconfinato, il senso del ritmo unico e l'uso poetico dei colori rendono Volodos narratore di storie intense dal linguaggio senza limiti!".
Nato a San Pietroburgo nel 1972, Arcadi Volodos ha cominciato i suoi studi musicali con lezioni di canto e di direzione orchestrale.
A partire dal 1987 ha intrapreso lo studio serio e strutturato del pianoforte al Conservatorio di San Pietroburgo, perfezionandosi in seguito al Conservatorio di Mosca e, successivamente, a Parigi e Madrid.
I recital per pianoforte sono sempre stati al centro della vita artistica di Arcadi Volodos. Il suo repertorio include i grandi classici della tradizione pianistica tra cui Schubert, Schumann, Brahms, Beethoven, Liszt, Rachmaninov, Skrjabin, Prokof'ev e Ravel, assieme a opere meno note di Mompou, Lecuona e De Falla.
Arcadi Volodos si esibisce regolarmente nelle più prestigiose sale da concerto europee.
Nel 1999 il disco del suo debutto alla Carnegie Hall di New York, pubblicato da Sony Classical, è stato premiato con il Gramophone Award. Da quel momento Arcadi Volodos ha inciso numerosi altri album, tutti accolti calorosamente dalla critica internazionale. Tra questi spiccano "Volodos - Schubert, solo piano works", un'interpretazione rivelatoria del compositore austriaco, "Rachmaninov Concerto n. 3" con i Berliner Philharmoniker e James Levine, "Tchaikovsky Concerto n. 1" con Seiji Ozawa e "Volodos Plays Listz" vincitore di numerosi premi discografici.
Nel 2013 Arcadi Volodos ha ottenuto un altro grande successo con l'album "Volodos Plays Mompou", vincitore del Gramophone Award e dell’Echo Preis.
Nell’aprile 2017 Sony Classical ha pubblicato "Volodos Plays Brahms", immediatamente considerato punto di riferimento nel panorama musicale e celebrato a novembre 2017 con due tra i maggiori premi discografici, l'Edison Classical Award e il Diapason d'Or, e recentemente con il prestigioso Gramophone Award 2018 come miglior incisione strumentale dell’anno.
Ad ottobre 2019 Sony Classical ha rilasciato il suo ultimo disco "Volodos Plays Schubert", che ha ricevuto l'Edison Classical Award 2020 nella categoria Instrumental Solo.