Lunedì 15 febbraio, ore 20:30
Le trentadue Sonate di Beethoven per pianoforte eseguite al fortepiano
Estratto dalla seconda giornata (venerdì 4 maggio 2012) della rassegna a Palazzo Ducale
"Ho ricevuto l’altro ieri il Suo fortepiano che mi è sembrato veramente eccellente. Chiunque altro cercherebbe di tenerlo per sé; ma io – adesso Lei deve farsi una bella risata – io La ingannerei se non Le dicessi che a mio parere è di gran lunga troppo buono per me. E perché mai? Perché mi toglie la libertà di creare i miei propri toni. Naturalmente questo non deve distoglierla dal continuare a fabbricare nello stesso modo i Suoi fortepiano. Certo, di gente che abbia pel capo grilli come i miei non ce n'è molta…"
Da una lettera di Beethoven al costruttore Johann Andreas Streicher della fine del 1796.
"…l'intero sciame dei fabbricanti di pianoforti mi si affolla intorno per servirmi, e gratis. Ognuno di loro vuol farmi un pianoforte proprio come lo voglio io".
Da una lettera di Beethoven all'amico Zmeskall del 1802.
Quali erano i pianoforti usati da Beethoven?
Quali preferiva tra i numerosi disponibili e qual’era il suo ideale di strumento?
Che relazione possiamo cogliere tra lo sviluppo del pianoforte e la creatività di Beethoven?
Per tentare di rispondere a queste domande la GOG ha ideato e realizzato nel mese di maggio del 2012, anno celebrativo del Centenario dell'Associazione, il ciclo delle 32 Sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven.
La rassegna si è svolta a Palazzo Ducale ed è stata accompagnata da presentazioni e relazioni del musicologo Danilo Faravelli.
Nel centro del salone, rimpiazzato una volta dal salonetto, sono stati collocati contemporaneamente su una grande pedana quattro fortepiano di costruttori diversi.
Gli esecutori si sono succeduti scegliendo lo strumento che hanno ritenuto più adatto all'interpretazione della Sonata che avrebbero eseguito.
Lo scopo è stato quello di evidenziare il progressivo sviluppo tecnico dello strumento a tastiera e la relazione con il continuo evolvere del pensiero musicale, tanto dal punto di vista formale quanto da quello inventivo ed espressivo.