Lynn Harrell: il ricordo di Pietro Borgonovo

Martedì 5 maggio 2020

Il 27 aprile scorso è morto improvvisamente nella sua dimora in California Lynn Harrell. È certamente una grave perdita per il mondo musicale.
Lynn Harrell era un grandissimo violoncellista, risplendeva nella sua qualità di solista il più profondo respiro musicale. Il suo suono, coerentemente con la lettura del segno musicale, esprimeva l'intensità "lirica" dell'espressione richiesta dalla partitura che eseguiva.
Lo abbiamo recentemente ascoltato al Teatro Carlo Felice in uno dei pochi concerti di quest'anno 2020 così duramente provato dal crudele virus che ci sta imponendo regole di vita scomode e urgenti.

Lynn Harrell era una persona molto particolare e sensibile. Si trovava a Genova nell'ottobre del 2014 perchè avevamo organizzato per lui una masterclass di violoncello e le sue lezioni di svolgevano nella stupenda sala di Palazzo Spinola, gentilmente messa a disposizione da Farida Simonetti.
Quelle giornate, ovviamente molto apprezzate dai partecipanti alla masterclass, coincidevano con la morte della amata Presidente onorario della GOG Mirella Rocco. Lynn Harrell, venuto a conoscenza dell'orario del funerale di Mirella, chiese di poter partecipare e suonare per lei.
Gli abbiamo spiegato (con garbo e imbarazzo allo stesso tempo) che avevamo già avuto l'adesione degli amici del Quartetto di Cremona, tanto sostenuti nel loro periodo formativo da Mirella e in generale dalla GOG. La risposta di Lynn Harrell fu semplicissima e imperativa: "Benissimo, suonerò con loro l'Adagio del Quintetto di Schubert! Organizziamo nel pomeriggio una prova con loro."
Lasciamo alla vostra immaginazione quello che accadde in seguito, tra l'incredulità, in un primo momento, lo stupore e l'entusiasmo dei componenti del Quartetto per una occasione musicale irripetibile.

Credo che molti di noi ricordino il calore dei pizzicati del violoncello di Lynn Harrell quella mattina nella chiesa dove si svolgeva il rito.
Dopo il concerto del 13 gennaio, andando a salutarlo nel camerino, lo abbiamo trovato, come al solito, sereno e felice di incontrarci, però ci sembrò particolarmente commosso, forse consapevole di un saluto che in realtà era un addio.

Ci sembra importante rivolgere un pensiero rispettoso per questo straordinario artista.

 

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