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Jerusalem Quartet

Jerusalem Quartet

Jerusalem Quartet © Felix Broede.

"Passione, precisione, calore, una miscela d'oro: tali sono i marchi di fabbrica di questo eccellente quartetto d'archi israeliano."

Tale è stata l'impressione del New York Times del Jerusalem Quartet.
Dalla fondazione dell'ensemble nel 1993 e il successivo debutto nel 1996, i quattro musicisti israeliani hanno intrapreso un percorso di crescita e maturazione che ha portato a un vasto repertorio e una straordinaria profondità espressiva, che implementa la tradizione del quartetto d'archi in un modo unico.
L'ensemble ha trovato il suo nucleo in un suono caldo, pieno, umano e in un equilibrio egualitario tra voci ‘alte’ e ‘basse’. Questo approccio consente al quartetto di mantenere un sano rapporto tra l'espressione individuale e una presentazione trasparente e rispettosa dell'opera del compositore. È anche la spinta e la motivazione per il continuo perfezionamento delle interpretazioni del repertorio classico e per l'esplorazione di nuove epoche. Il Jerusalem Quartet è ospite regolare e amato dei principali palcoscenici di tutto il mondo.
Il Jerusalem Quartet registra in esclusiva per Harmonia Mundi. Le sue registrazioni, in particolare gli album con i quartetti d'archi di Haydn e "La Morte e la Fanciulla" di Schubert, sono stati premiati con numerosi premi tra cui il Diapason d'Or e il BBC Music Magazine Award per la musica da camera.
Nel 2018 il quartetto ha pubblicato due album, uno contenente il Quintetto op. 97 e il Sestetto op. 48 di Dvorak; l’altro con i celebri quartetti di Ravel e Debussy.
Nella primavera del 2019 il quartetto ha pubblicato un album unico che esplora la musica ebraica nell'Europa centrale tra le guerre e la sua influenza di vasta portata.
Il soprano israeliano Hila Baggio si è unito al quartetto per eseguire un programma di ‘cabaret yiddish’ dalla Varsavia degli anni Venti.
Il Jerusalem Quartet ha inoltre incaricato il compositore Leonid Desyatnikov di creare degli arrangiamenti di queste canzoni, che vengono interpretate in yiddish. I cinque pezzi di Schulhoff (1924) e il Quartetto n. 2 di Korngold (1937) completano il programma.
Nel 2020, il Jerusalem Quartet ha pubblicato il secondo (e ultimo) album con l'intero ciclo di Bartók; entrambe le registrazioni sono state fortemente acclamate dalla critica.
Dal 2019 il quartetto è in tournée insieme a Hila Baggio in tutta Europa, presentando il progetto ‘Yiddish Cabaret’, che sta proseguendo anche nella stagione 2021/22.
Inoltre, il Jerusalem Quartet esegue l'Ottetto di Enescu con il Novus String Quartet (ad esempio ad Amsterdam e alla Schubertiade Schwarzenberg) e terrà concerti alla Biennale del Quartetto d'Archi di Parigi e Lisbona, suonando, tra gli altri, il Sestetto per archi di Dvorák con Gary Hoffman e Miguel da Silva alla Filarmonica di Parigi. Altri momenti salienti della stagione includono un ciclo di Beethoven alla Wigmore Hall nella primavera del 2022, una tournée negli Stati Uniti, un tour in Asia nel giugno 2022, nonché re-inviti alla Tonhalle di Zurigo, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Elbphilharmonie di Amburgo, alla Filarmonica di Varsavia ed allo Schwetzinger SWR Festspiele.

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