Trio Eendracht

24 giugno 2022 ore 16:00 Palazzo Reale

Associazione "Amici del Carlo Felice e del Conservatorio Niccolò Paganini"
in collaborazione con GOG Giovine Orchestra Genovese

INTERPRETI

  • Trio Eendracht
    Sara De Vries violino
    Stefano Sancassan viola
    Jacopo Ristori violoncello

PROGRAMMA

  • Johann Nepomuk Hummel
    Trio per archi in mi bemolle maggiore WoO 3
  • Luigi Boccherini
    Trio per archi in do minore op. 14 n. 2 G. 96
  • Ludwig van Beethoven
    Trio per archi in sol maggiore op. 9 n. 1

Ingresso € 3,00 con accesso al Palazzo previa prenotazione obbligatoria il lunedì, martedì e mercoledì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, ai numeri 333 5627602, 340 6365750, 347 0814676 a partire dal lunedì precedente al concerto.

Leggi l'Informativa art. 13 Reg. UE 2016/679, per il trattamento dei dati personali in ottemperanza alle normative anti COVID

Terminato

Il Trio Eendracht nasce dall'incontro di tre musicisti con l’esigenza di riconsiderare e riesplorare potenzialità espressive della musica perdute nel tempo, guidati dalla prassi esecutiva storicamente informata nel proprio processo di ricerca.
Con questa idea in mente, il Trio si prefigge di approfondire pagine di repertorio del periodo galante di area italiana e non, con lo scopo di riavvicinare gli ascoltatori ad un nuovo spirito musicale ispirato a quello del passato.

Sara De Vries, fin da bambina, mostra interesse ed attitudini musicali che si sono sviluppate attraverso il violino.
Durante corso dei suoi studi, trova nella musica barocca una perfetta armonia che soddisfa pienamente la sua vocazione musicale e che nel violino storico trova la sua completezza.
Sara De Vries intraprende quindi gli studi di violino barocco con Antoinette Lohmann e nel 2017 si diploma brillantemente nel Conservatorio di Utrecht, dove non solo si specializza sul repertorio barocco per violino, ma espande la sua conoscenza su altri strumenti a braccio come la viola e la viola d'amore.
Sara De Vries è attiva nel panorama musicale internazionale e lavora regolarmente con NPU (Nieuwe Philarmonie Utrecht), Barokopera Amsterdam e con Cantus Thuringia in Germania.
Con il suo trio, che si concentra sul periodo storico tra il 1700 e il 1800, esplora nuove possibilità espressive ispirate alla prassi musicale dell'epoca.
Sara De Vries ha inoltre conseguito la laurea triennale in psicologia presso l'Università di Groninga.

Stefano Sancassan si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio Puccini della Spezia con Farbizio Merlini, e successivamente ha proseguito gli studi con Julia Dinerstein presso il Conservatorio di Rotterdam, dove ha ottenuto il Diploma di Master in Classical Music nel 2018.
Già durante gli studi, Stefano Sancassan ha partecipato alle masterclass di Nobuko Imai, Maxim Rysanov, Alexander Zemtsov, Mikhail Kugel, Danilo Rossi, Simonide Braconi, Simone Briatore e del Quartetto di Cremona.
Da sempre appassionato del repertorio da camera, Stefano Sancassan è stato selezionato nel 2018 dalla Noorderkerkconcerten di Amsterdam per suonare il Quintetto op.111 di Brahms e il Capriccio-Sextett di Richard Strauss con Candida Thompson e Harriet Krijgh.
Stefano Sancassan ha inoltre approfondito lo studio della prassi esecutiva barocca con Federico Guglielmo e Antoinette Lohmann, e della composizione con Carlo Galante e Andrea Nicoli presso i Conservatori di Genova e La Spezia. Tale interesse sia per la prassi storica che per la musica contemporanea si riflette nella sua attività musicale con il Trio Eendracht e il Lights Ensemble.
Dal 2013 Stefano Sancassan ha intrapreso un'intensa attività orchestrale, dapprima in realtà giovanili (Orchestra Giovanile Italiana, Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, Young Talents Orchestra E&Y) e ad oggi con realtà professionali sia in Italia che in Olanda (La Toscanini, Rotterdam Philharmonic Orchestra, Phion Orchestra, Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, Orchestra di Padova e del Veneto, Libero Ensemble), suonando con direttori quali Riccardo Muti, sir Neville Marriner, Krzysztof Penderecki, Lahav Shani, Alexander Lonquich, Kent Nagano, Wayne Marshall, Leonidas Kavakos, Pascal Rophè, Alpesh Chauhan.

Jacopo Ristori ha completato gli studi a Genova presso il Conservatorio "N. Paganini" sotto la guida di Nevio Zanardi e ha conseguito la laurea di secondo livello presso il Conservatorio di Alessandria sotto la guida di Claudio Merlo nel 2010.
Molto importante è stato l'incontro con Antonio Meneses. Jacopo Ristori ha lavorato come libero professionista in Italia per diversi anni, sviluppando parallelamente interessi per la musica antica e l'esecuzione del repertorio in stile filologico.
Nel 2016 Jacopo Ristori si è trasferito nei Paesi Bassi, dove risiede, per approfondire le conoscenze della musica antica e nel 2019 ha terminato gli studi, in violoncello storico, presso il Conservatorio di Utrecht sotto la guida di Viola de Hoog, con speciale menzione ed apprezzamento per l'esecuzione del proprio arrangiamento del concerto di Schumann per solo e quintetto d'archi.
Oltre all’interesse dell’intero repertorio per violoncello fino all'epoca romantica, Jacopo Ristori ha approfondito gli studi del basso continuo negli strumenti a corda, spaziando dal basse de violon al violone in sol, dal repertorio francese a quello italiano nel XVII secolo.
Attualmente lavora come libero professionista collaborando con diversi gruppi come NPU, diretta da Johannes Leertouwer, Apollo Ensemble e Concerto Köln.
Da settembre 2020 fa parte della Collegium Vocale Gent Academy diretta da Philippe Herreweghe.
Recentemente, Jacopo Ristori è stato invitato dal Quartetto Narratio per l'esecuzione di Verklärte Nacht di Schönberg nella serie di concerti organizzata dall'Académie Européenne de Musique Ancienne de Vannes.
Jacopo Ristori suona uno strumento anonimo di liuteria bavarese costruito intorno al 1780.

Per offrire un servizio migliore, questo sito utilizza cookies tecnici e cookie di terze parti
Continuando la navigazione nel sito web, voi acconsentite al loro utilizzo in conformità con la nostra Cookie Policy.
OK